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[SPECIALE] I Cavalli di San Marco

I quattro cavalli, fino al 1977 sulla loggia della Basilica di San Marco, dopo un meticoloso restauro, sono stati sostituiti da riproduzioni e ricoverati nel 1982 in museo, per esigenze di conservazione.

Il gruppo, unico esempio di tiro a quattro pervenuto dalla statuaria antica a tutto tondo, è stato realizzato mediante fusione a cera perduta con il metodo cosiddetto indiretto, in una lega ad altissima percentuale di rame (tra il 96,67% e il 98,35%), funzionale al procedimento adottato per la doratura al mercurio. I graffi sulla superficie vennero prodotti intenzionalmente, per attenuare l’eccessivo riflesso della luce.

Incerta la datazione della quadriga. Alcuni studiosi propendono ora per una collocazione tra la seconda metà del II e gli inizi del III secolo d.C. nell’età romana imperiale, mentre in precedenza la datazione ha oscillato tra il IV secolo a.C. e il IV secolo d.C. L’analisi con il carbonio 14 riconduce all’inizio del II secolo a.C.

Si ipotizza che i cavalli provengano dall’edificio dell’ippodromo di Costantinopoli, inviati come bottino di guerra in occasione della IV crociata (1204) dal doge Enrico Dandolo a Venezia, dove rimasero per oltre cinquant’anni in Arsenale. Verosimilmente solo dopo la caduta dell’impero latino (1261) vengono collocati sulla basilica con ampia valenza semantica, in senso politico e religioso: eredità, simbolo di continuità con il potere imperiale di Bisanzio; immagine della Quadriga Domini, allegoria della diffusione della Parola divina attraverso l’opera dei quattro evangelisti.

I Cavalli di Piazza San Marco - de Il Canaletto
I Cavalli di Piazza San Marco – de Il Canaletto

I Cavalli inviati in Francia
I Cavalli inviati in Francia
“Il giorno di mercoledì 13 corrente è destinato da S.M. l’Augustissimo Nostro Sovrano per dare alla VENETA NAZIONE la più generosa testimonianza della Sua Paterna affezione col ricondurre un prezioso monumento dell’antica gloria veneziana.

I quattro celebrati cavalli ch’esistevano sulla Chiesa di San Marco, ricordando i fasti di Enrico Dandolo, e che furono in non lontana dolente epoca rapiti all’onor Nazionale, ricompariranno ….” Così si legge sul programma per la celebrazione del ripristino dei cavalli sulla Chiesa di San Marco che si trova sul volume “L’arte contesa nell’età di Napoleone, Pio VII e Canova”.

Il ritorno dei Cavalli a Venezia
Il ritorno dei Cavalli a Venezia
Dopo diciotto anni di esilio francese, i cavalli erano stati rimossi dalla soldataglia francese il 13 dicembre del 1797, l’imperatore d’Austria Francesco I° riconsegna alla città di Venezia e alla Veneta Nazione uno dei tanti capolavori rapinati da Napoleone; fondamentale fu, in questo contesto, l’opera del grande scultore Antonio Canova; la giornata fu immortalata dal vedutista Vincenzo Chilone in una delle sue opere più riuscite.

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